IL CIELO SOPRA BERLINO
"Quando
il bambino era bambino, se ne andava a braccia appese, voleva che
il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente, e questa pozza,
il mare. Quando il bambino era bambino, non sapeva di essere un
bambino, per lui tutto aveva un'anima e tutte le anime erano un
tutt'uno. Quando il bambino era bambino, su niente aveva
un'opinione, non aveva abitudini, sedeva spesso a gambe incrociate,
e di colpo sgusciava via, aveva una vortice tra i capelli e non
faceva facce da fotografo. Quando il bambino era bambino, era l'epoca
di queste domande: "Perché io sono io e perché non sei tu?|
Perché sono qui e perché non sono li? Quando comincia il tempo, e
dove finisce lo spazio? La vita sotto il sole è forse solo un sogno?
Non è solo l'apparenza di un mondo davanti al mondo quello che vedo,
sento e odoro? C'è veramente il male e gente veramente cattiva? Come
può essere che io che sono io non c'ero prima di diventare? E che
una volta io che sono io non sarò più quello che sono?"
Quando il bambino era bambino giocava con i sassi nel fiume
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